Quando ci si mette in cammino da una parte ci sono pesi simbolici che ci si portano dietro e dall'altra pesi MOLTO reali!
A proposito di questi ultimi... Avete presente quel dolorino piuttosto persistente che parte dalle spalle, arriva fino alla testa e dopo alcune ore di cammino sembra farci impazzire? Quel dolore che fa pensare che non si arriverà neppure a metà del cammino che abbiamo appena iniziato?
Esatto, quello che dopo qualche giorno sparisce, e il nostro zaino diventa il nostro miglior compagno di viaggio! Inutile dire che è dovuto al peso dello zaino, che troppo spesso alla vigilia di una nuova avventura non siamo abituati a portare!
é possibile NON soccombere al peso dello zaino?
Durante il mio ultimo viaggio ho fatto un trekking di quattro giorni in "assetto chiocciola", ovvero con tutto quello che mi occorreva per sopravvivere dentro al mio zaino, compresi tenda, materassino, sacco a pelo e tutto l'occorente per non morire di fame in quota! Questa volta però mi sono fatta furba... ed ho consultato due esperti del settore: Andrea Lotti, dott. in Scienze Motorie e Stefania Bonelli, insegnante di Pilates, per farmi preparare da loro alcuni esercizi utili per non soffrire i primi giorni.
perchè lo zaino ci fa male?
Lo zaino è una zavorra trasportata per lungo tempo e spesso per strade irregolari o scoscese. Questo con l’aggiunta della stanchezza può far assumere al camminatore una postura sbagliata. Se i muscoli non sono tonici e allenati per questo tipo di sforzo è facile assumere un'andatura non composta che tende a scaricare lo sforzo sul sistema scheletrico per cercare di trovare sollievo (erroneamente - è tipica la camminata con la schiena curva piegata in avanti e la testa bassa).
<Il peso dello zaino non deve essere sostenuto dallo scheletro, ma dall'intero sistema muscolo-scheletrico>
altri fattori che contribuiscono all'insorgere del dolore
Oltre alla scelta di uno zaino adatto alla propria struttura fisica altri fattori da tenere in considerazione sono:
- il peso dello zaino stesso, non dovrebbe mai superare il 15% del proprio peso corporeo;
- problematiche posturali, che possono sorgere durante i giorni di sforzo oppure aggravarsi se preesistenti, è molto importante conoscere il proprio corpo e i suoi limiti per poterne avere rispetto e cura, in una pratica come camminare, che non dovrebbe essere una performance sportiva ma un esercizio di scoperta di se stessi e del mondo intorno;
- scorretta regolazione dello zaino,
- calzature non idonee.
quali strutture concorrono a sostenere il peso dello zaino?
-
ADDOMINALI E LOMBARI:
sostengono la persona in pozione eretta, se sono tonici e allenati sostengono la postura e aiutano nell’equilibrio, quindi contribuiscono a mantebere una giusta curvatura della spina dorsale;
- DORSALE SPINATO
- TRAPEZIO
- QUATRICIPITE FEMORALE
- BICIPITE FEMORALE
I nostri muscoli quando funzionano aiutano a mantenere una postura corretta, che è la base per prevenire tutti i dolori, soprattutto su sforzi continui e prolungati.
la soluzione è giocare d'anticipo
- ABITUARSI piano piano a PORTARE LO ZAINO: senza fare sforzi eccessivi iniziare a fare escursioni con lo zaino, lo stesso che si porterà in cammino, non a pieno carico, ma un po' più pesante dei pochi kg che si porterebbero per una normale escursione di una giornata;
- ESEGUIRE QUESTI SEMPLICI ESERCIZI per qualche minuto al giorno, iniziando una decina di giorni prima di partire.
Purtroppo siamo tutti costretti a casa in questi giorni... ma può essere una buona occasione per eseguire questi semplici esercizi che nella routine di tutti i giorni non troviamo il tempo di fare!
Si ringraziano Andrea Lotti e Stefania Bonelli per il prezioso contributo e SiMove Studio dove è stato girato il video!
NOTA: Il video è stato registrato in data 22 gennaio 2020, ben prima dell'emergenza coronavirus e relativo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'8 marzo 2020.